Monumenti sacri
LA STATUA DELL'UOMO DELLA SINDONE
Dal “Venerdi Santo” del 2014, nella Chiesa Madre di Canicattì in provincia di AG. è esposta la ricostruzione tridimensionale del corpo dell'uomo della Sindone, realizzata dallo scultore Vincenzo Greco.
Lo scultore ha compiuto un lavoro straordinario che è durato un anno, 12 mesi di intenso lavoro, di studi tecnici, anatomici e teologici. Partendo dall'impronta impressa sullo storico lenzuolo, su cui gli scienziati indagano da molti secoli, ne ha ricavato una calco tridimensionale di eccezionale suggestione visiva.
Un'opera rara se non unica nel suo genere. Per rappresentare al meglio la conformazione corporea di Cristo, imprigionata nell'opera di Vincenzo Greco, tra le mani dello scalpellino si sono fuse studio approfondito, arte, scienza e fede. Tecnica e seria professionalità senza dubbio hanno guidato la mano dell’artista, quella che ha saputo scolpire, plasmare, modellare nella materia il, seppure presupposto, Corpo di Cristo.
Studi approfonditi e conoscenze per compiere la preziosa ricostruzione, Vincenzo Greco ha impiegato documenti unici e inediti, dati acquisiti tramite noti esperti in antropologia, anatomia e informatica presso Università di medicina. Ciascun particolare, nella statua, ha un concetto che dimostra la dinamica dell’evento. La costruzione ex-novo a partire da un calco, non è una qualsiasi scultura, non una qualsivoglia opera d'arte e non ha, per i cattolici cristiani, lo medesimo valore di un quadro dipinto né di un raffigurazione d'autore. Colui che giace avvolto dal "rigor mortis" è il Corpo di Cristo, il Figlio di Dio.